Attenti a quello li!

Una volta c’era Erik, adesso c’è lui. Con Erik Dekker non ha alcun tipo di parentela, il giovane Thomas, ma ne è il degno erede sia come guida del movimento ciclistico olandese, sia come portacolori della Rabobank. Thomas Dekker è nato nel Settembre 1984, e dunque non ha ancora 23 anni. Ha già vinto la Tirreno Adriatico l’anno scorso e il Tour de Romandie quest’anno.

Evidentemente quest’anno gli porta bene la Svizzera, visto che oggi ha posto la sua firma anche sul Tour de Suisse. Ha vinto in un arrivo in salita, lui che solitamente fonda le sue vittorie sull prove a cronometro. E’ scattato a poco più di un chilometro dalla fine, facendo vedere come si fa a Cunego, che ormai a 26 anni non è più nemmeno l’ombra dell einfant prodige di un tempo. Dekker non vincerà questo Giro di Svizzera, visto che l’altro giorno, a Triesenberg, aveva preso una ventina di minuti dal vincitore Franck Schleck, ma con questa vittoria mostra a tutti, se ancora ce n’era bisogno, le sue enormi potenzialità. Anzi, se è vero quello che si dice, e cioè che 2 giorni fa fu il suo direttore sportivo a suggerirgli di fare la salita tranquillo e di prenderla come un allenamento, allora forse bisognerà aspettarsi un Thomas Dekker protagonista anche sulle strade francesi il mese prossimo.

Sì, al Tour de France! Ma non per la maglia bianca di miglior giovane, per la quale è naturalmente uno dei favoriti: io parlo della maglia gialla! Perchè no? Da quando Armstrong ha abbandonato le corse, al Tour manca un vero padrone. Addirittura il vincitore dell’anno scorso (o meglio quello che è stato procalamato tale dopo la squalifica di Landis), Pereiro, ha vinto la corsa più importante al mondo grazie a una fuga bidone di 30 minuti. Dekker ha tutto quello che serve per vincere il Tour de France: regge in salita, ed è fortissimo a cronometro. Certo, nella gerarchia della Rabobank ha davanti Denis Menchov, ma siamo sicuri che i vertici della squadra, se vedessero il giovane dekkerino andare forte, lo bloccherebbero in favore del russo? Non dimentichiamoci che la squadra e soprattutto lo sponsor sono olandesi, e probabilmente il ritorno di immagine che avrebbero vincendo il Tour con Dekker non è nemmeno paragonabile a quello che avrebbero se a vincere fosse Menchov.

Il 7 Luglio, a Londra, il favorito numero uno sarà sicuramente Alexandre Vinokourov (che una vittoria al Tour se la meriterebbe proprio, anche solo per la carriera che ha avuto fino ad ora), ma se il kazako non dovesse farcela, mi piacerebbe che a vincere fosse proprio Dekker: un volto nuovo del ciclismo, che potrebbe forse diventare il padrone del Tour nei prossimi anni. Speriamo solo di non dovermi rimangiare tutte queste belle parole per un futuro Eufemiano Fuentes, o nuova Operacion Puerto… speriamo proprio di no!

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