Al posto di Zomegnan

Il percorso del Giro d’Italia 2008 secondo me:
Giro 2008

Ebbene sì! il Giro 2007 è finito. E ora non resta che aspettare un altro anno per quello nuovo: il Giro 2008, che partirà da Palermo. Ma per ingannare l’attesa, per renderla meno lunga, si pensa già ai possibili percorsi della corsa rosa. Prendendo spunto da un simpatico topic su cicloweb, e armato di google-maps, salite.ch, e una calcolatrice, mi sono divertito a disegnare io il prossimo Giro d’Italia, con le uniche notizie certe che già si sanno: la partenza da Palermo, e il passaggio a Innsbruck, in vista degli europei di calcio che si giocheranno in Austria l’estate prossima.

Sabato – Prologo: Palermo – Palermo (cronometro individuale). 6,2 chilometri
Partenza da Piazza dei Quattro Canti e arrivo al Parco La Favorita

Domenica – 1a tappa: Palermo – Agrigento. 153,3 chilometri
Arrivo sotto la valle dei templi, dove si svolsero i mondiali 1994. Lo strappo finale, dopo una tappa semplice come questa, non dovrebbe creare problemi ai velocisti.

Lunedì – 2a tappa: Agrigento – Catania. 183 chilometri
Altra tappa semplice. Ancora volata!

Martedì – 3a tappa: Catania – Messina. 216,6 chilometri
Tappa mossa, con potenziale arrivo di un gruppetto. Si passa per il Parco regionale dell’Etna, dove è situata Contrada Milia (GPM 3a cat) , per proseguire verso Barcellona Pozzo di Gotto e poi arrivare a Messina subito sotto Portella San Rizzo (GPM 3a cat). Lotta per la maglia rosa!

Mercoledì – 4a tappa: Reggio Calabria – Tropea. 208 chilometri
Tappa piatta, uguale a quella del 2005. Lo strappetto finale potrebbe favorire l’attacco di un finisseur. Nel 2005 vinse Bettini.

Giovedì – Riposo
Trasferimento a Napoli

Venerdì – 5a tappa: Napoli – Passo di Godi (AQ). 241 chilometri.
La tappa più lunga del mio Giro. Si parte con un circuito di 20 chilometri a Napoli, per poi dirigersi verso il Passo del Diavolo (GPM 2a cat). Scesi da lì si prosegue verso Villetta Barrea, dove un strappo di 2 km, Civitella Alfedena, precede l’ascesa al Passo di Godi. Primo arrivo in salita del Giro.

Sabato – 6a tappa: Chieti – M.te Terminillo. 179,9 chilometri.
Secondo arrivo in salita del Giro. Si arriva in cima al monte Terminillo, dove nel 2003 si era imposto Stefano Garzelli.

Domenica – 7a tappa: Chieti – Montesilvano (cronometro individuale). 36,4 chilometri.
Cronometro per specialisti. 36 chilometri e 400 metri piatti come un biliardo, da Chieti a Francavilla al Mare. Poi da Francavilla per il lungomare che passa a Pescara e arriva a Montesilvano, dove si svolsero i campionati italiani 2005, vinti da Gasparotto.

Lunedì – 8a tappa: San Benedetto del Tronto – Cesenatico. 206 chilometri
Classica tappa di trasferimento, con arrivo e partenza in località molto care al ciclismo. La prima, San Benedetto, è da sempre la città di arrivo della Tirreno – Adriatico in Marzo, mentre Cesenatico è la città di Marco Pantani. L’arrivo sarà sicuramente in volata.

Martedì: Cesenatico – Padova. 164 chilometri.
Altra tappa di trasferimento. Arrivo in Prato della Valle, la piazza più grande d’Europa, che sarà anche villaggio di partenza il giorno seguente. Qui vinse Ivan Quaranta nel 2000.

Mercoledì: Padova – Vittorio Veneto. 157,4 chilometri.
Tappa mossa. L’ultima prima delle grandi salite. Da Padova si va verso il meraviglioso Lago di Santa Croce, dal quale si volta a destra verso il Cansiglio per affrontare il Passo La Crosetta (GPM 3a cat) e arrivare a Vittorio veneto. Prima dell’arrivo, il breve strappo con la collina di San Lorenzo, terminando poi al traguardo. In queste zone passa ogni anno la Gran Fondo Pinarello.

Giovedì: Vittorio Veneto – Cortina d’Ampezzo. 187 chilometri.
E’ il primo tappone di questo Giro. Da Vittorio Veneto si va verso la provincia vicentina, dalla quale si entra in Trentino Alto Adige. Si rientra poi in Veneto, nella provincia bellunese, ad Agordo, da dove si prende il Passo Duran (GPM 1a cat). Giù dal Duran si arriva Dont, dove inziano le rampe dello Staulanza (GPM 1a cat), scalato il quale si procede a Selva di Cadore. Lì inizia il Passo Giau (GPM 1a cat): 10 chilometri con pendenza media al 9%. Subito prima dell’arrivo, potrebbe fare i distcchi. Ma arrivati in cima ci saranno ancora 17 chlometri tutti in discesa. In questa discesa Savoldelli quest’anno ha recuperato 50″ nei primi 6km al gruppetto di Di Luca, che ha poi staccato portandosi dietro Mazzoleni. Potrebbe succedere di tutto!

Venerdì – 12a tappa: Cortina – Innsbruck (Austria). 203 chilometri.
Tappa di transizione, dopo una grande fatica e prima di altre due. A Insbruck, l’arrivo in un circuito, farà passare il gruppo per tutta la città. Arrivo sotto lo stadio, in vista dell’europeo che da lì a pochi giorni scatterà in Austria.

Sabato – 13a tappa: Innsbruck – Rattenbachferner (Solden – Austria). 196,6 chilometri.
L’arrivo a 2700 metri potrebbe forse creare qualche problema in caso di maltempo. Ma per la salita che porta ai ghiacciai di Solden, vale veramente la pena di correre il rischio. Qui arrivo il Giro di Germania nel 2005, con la vittoria di Leipheimer, che ipotecò così la classifica finale.

Domenica – 14a tappa: Merano – Aprica. 195 chilometri.
E’ la tappa regina del Giro. A 14 anni dalla tappa che entrò nella leggenda, con la vittoria di Marco Pantani, il percorso è lo stesso: Stelvio e Mortirolo, prima di arrivare all’Aprica con quel falsopiano che tanto fece male a Gilberto Simoni l’anno scorso. Qui si decide il Giro!

Lunedì – Riposo
Trasferimento a Modena.

Martedì – 15a tappa: Modena – Fiorano Modenese. 173, 6 chilometri.
Dopo il giorno di riposo, si passa in terra emiliana. La tappa ricalca più o meno quella del 2006 alla Coppi & Bartali, dove Cunego si impose su Mazzanti, Giunti e il campioncino di casa Riccò (nato proprio a Fiorano). In questo momento del Giro, dopo due giorni di fatiche, probabilmente andrà via una fuga.

Mercoledì – 16a tappa: Sassuolo – Sestri levante. 173,7 chilometri.
Tappa mossa. Potrebbe arrivare una fuga, ma se ci saranno ancora squadre di velocisti in grado di tirare il gruppo, potrebbe essere volata. Il finale ricalca la tappa del 2005, dove caddero Sella e Mori e vinse Horrach, con i GPM di Biassa (3a cat) e Guaitarola (2a cat).

Giovedì – 17a tappa: Alessandria – Biella. 186,9 chilometri.
Tappa piatta, per velocisti, prima delle ultime due tappe decisive.

Venerdì – 18a tappa: Biella – La Thuile. 168,6 chilometri.
Ultima tappa per scalatori. Qui se si ha da recuperare bisogna agire. Da Biella si arriva abbastanza tranquillamente fino ad Aosta. Da lì si prende il Monte Pila (GPM 2a cat), si prosegue per Gressan per poi dirigersi verso il San Carlo (GPM 1a cat). L’arrivo è a La Thuile, in discesa, dove l’anno scorso vinse Leonardo Piepoli.

Sabato – 19a tappa: Chieri – Torino (cronometro individuale). 34 chilometri.
E’ uguale alla crono del 2005, in cui vinse Ivan Basso. Qui si potrebbe decidere il Giro, se non si è già deciso prima.

Domenica – 20a tappa: Pavia – Milano. 113,5 chilometri.
La classica passerella finale, con 15 giri del solito circuito. Qui la maglia rosa farà la sua festa!

Il totale dei chilometri dovrebbe essere 3428,9. Nella media di tutti i Giri.

Tutte le salite nominate le trovate su www.salite.ch

Lasciate commenti e impressioni! E se chi passa è Zomegnan… beh magari trae qualche spunto e il Giro 2007 assomiglierà in parte a quello che ho appena disegnato.

8 pensieri su “Al posto di Zomegnan

  1. Complimenti!
    Un giro forse un po’ troppo duro, andrebbe tolta un tappone di montagna e allungata un po’ la crono per renderlo più equilibrato, ma in ogni caso è proprio un bel percorso!

  2. Riporto il commento di Menhadir su cicloweb:
    Arrivo a Passo Godi !!! La MIA salita !!!
    Sarebbe fantastico… per me
    La salita è abbastanza facile, anche se lunghetta… nel ‘91 Chioccioli vi scattò con Lejarreta ed andò a prendere la rosa a Scanno, dopo 12km di discesa con circa 1′ sui vari Bugno e Chiappucci (Tappa a Lejarreta)
    Per fare la tappa più interessante invece di fare Passo del Diavolo farei Forca d’Acero (da Sora) e poi Civitella Alfedena (come nel giro 2005).
    Alternativa… arrivare dal Molise, da Isernia con Macerone, Rionero Sannitico e Colle della Croce, Civitella Alfedena…
    che sogno sarebbe
    —————————————————————
    Io Civitella Alfedena la contavo nella tappa, perchè credevo bisognasse per forza passare di lì… però ora che guardo meglio la cartina vedo che non è così. Aggiungo subito anche nel testo Civitella Alfedena!

    P.S.: per simociclo: avevi ragione! Non avevo scritto “cronometro individuale” vicino alla tappa. L’avevo scritto solo sotto.. ora ho modificato 🙂

  3. Voglio dire solo una cosa: il Tour de france sarà una corsa uccisa dagli scandali, dal doping e da tutto quello che volete, ma una cosa dovremo impararla unche da quelli del tour: il modo in cui strutturano i tapponi di montagna. Quest’hanno ci sono stati 2 tappe molto impegnative e un vero tappone sulle alpi, e altri 3 veri tapponi sui pirenei. Secondo me sarebbe bello se anche al giro 2008 fossero inseriti almeno 4 tapponi sulle alpi con minimo 4 GPM di prima categoria e di questi 2, o meglio 3 con l’arrivo in salita. (per rendere l’idea tipo quello delle 3cime al giro 2007) Inoltre anche sugli appennini si possono creare 2-3 tappe interessanti come quella di Saltara nel 2006 o quella di cesena qualche anno fa (solo per rendere l’idea). Le tappe con solo una salita dura (es Zoncolan 2007) non fanno una gran selezione e non sono così spettacolari. Per quanto riguarda le crono, oltre a un prologo individuale vedo bene una crono individuale di 40 km e una a squadre di 15-30 km. Un’ultima osservazione: l’ultima settimana deve essere resa bella tosta, magari con un tappone al penultimo giorno (come sul colle delle finestre nel 2005). Infatti quest’anno si palava tanto dell’ultima settimana ma l’unica cosa è stato lo zoncolan e non è neanche stato così decisivo.

    PS io riproverei l’arrivo a plan de corones, ma dopo un tappone con altri 4 passi dolomitici.

  4. Io propongo due tapponi: 1) Alpi Occidentali da Dronero a Sestriere scalando in rapida successione Sampeyre-Colle dell’Agnello-Izoard-Mongenevre ed arrivo a Sestriere, per un totale di 175 km. 2)Auronzo-Arabba, scalando Misurina, Passo Giau, Fedaia e Pordoi, arrivo in discesa…ad Arabba per un totale di 128 km, senza respiro…

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